lunedì 20 aprile 2015

Due belle notizie

Cominciamo subito anticipando la migliore...  arrivata dal cielo.  



Le gallinelle sono due (almeno)!

L'altra notizia è questa: ieri, domenica 19 aprile si sono fatte vedere e fotografare finalmente due gallinelle insieme. Da tempo ci si chiedeva se la gallinella fosse rimasta sola.



Una delle due è rimasta per parecchio tempo a razzolare presso il bacino piccolo, incurante delle persone che la osservavano dal ponticello. Poi è apparsa anche l'altra, per breve tempo. Presto si è rifugiata nel canneto. Che stia covando?



L'airone cenerino in visita

Ed ecco la splendida sorpresa.

Adelia M. ha fotografato nel tardo pomeriggio un airone cenerino appostato sulla cima del platano presso il laghetto.
Le foto nitidissime le potete vedere qui: https://www.facebook.com/groups/1441040742825659/, ma solo se iscritti a Facebook.
Adelia ci ha permesso di riportarle anche su questo blog. La ringraziamo vivamente. 





La stessa scena è stata ripresa anche da un altro signore con il cellulare. Le sue foto sono visibili allo stesso indirizzo Facebook

L'airone al laghetto è stato fotografato parecchi anni fa, quando si dice che venisse spesso all'alba, poi lo scorso anno ed ora per la terza volta.


L'airone da dove viene? (Scheda)

 

Sembra che gli aironi cenerini nidifichino sul Lambro nei pressi di Inverigo (12,5 km a nord est) e nel bosco che circonda l'ospedale di Garbagnate nel Parco Regionale delle Groane (9,5 km a sud ovest).

I loro nidi sono sempre in colonie dette "garzaie" in genere in zone alberate, non disturbate dall'uomo e vicine a zone umide adeguate al foraggiamento, tipicamente risaie e fiumi.

Dalle garzaie, durante il giorno,si muovono nei dintorni alla ricerca di pesci, di solito entro un raggio di 5 km, ma  anche fino a 15 km. Non è difficile vederli agli stagni delle Lipu di Cesano Maderno, in aperta campagna nel Parco delle Groane (per esempio all'oasi WWF del Caloggio), nel Parco della Brughiera Briantea e lungo il Lambro.

Gli ardeidi sono censiti annualmente con il coordinamento del Dipartimento di Biologia animale dell'Università di Pavia. Per la nostra zona se ne occupa Edoardo M.

Grafico tratto dal sito del citato DBAUP

 
Come si vede dal grafico dal 1980 al 2000 circa si è registrato un notevole aumento, forse anche grazie alle politiche di protezione adottate dalla Regione Lombardia, seguito però da una fase di calo - stabilizzazione. Fino a non molti anni fa erano relegati a sud di Milano e lungo l'asta del Ticino

Il nostro laghetto dovrebbe costituire una buona fonte di cibo. Speriamo che l'airone impari la strada e si faccia rivedere presto.

Link per approfondimenti


 
        

 
 

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